Ginnastica passiva: che cos’è e come funziona?
Importantissima per gli anziani e per tutti coloro che non sono in grado di muoversi autonomamente, la ginnastica passiva rappresenta un aspetto imprescindibile del processo di riabilitazione. Questa, infatti, sfrutta i movimenti passivi e gli esercizi proposti e svolti da un professionista, che li fa compiere al paziente lentamente e senza procurargli dolore.
Ma che cos’è la ginnastica passiva e come funziona? Sostanzialmente, se nella ginnastica “attiva” (vale a dire quella tradizionale) si lavora per rinforzare o potenziare il muscolo, in quella passiva quest’ultimo non può lavorare. Ne consegue che il suo fine si traduca nel puro mantenimento delle articolazioni per prevenire malesseri, patologie e contratture muscolari che potrebbero insorgere con il tempo.
Parliamo di fatto di una tecnica molto importante, che sempre di più si applica su persone fragili o anziani e che per questo motivo oggi vogliamo approfondire condividendo benefici e peculiarità.
L’importanza della ginnastica passiva per anziani è innegabile, ma…
I benefici della ginnastica per anziani sono innegabili, ma come sempre quando si parla di salute non bisogna generalizzare. Il primo aspetto di cui tenere conto è che per intraprendere la ginnastica passiva, occorre necessariamente informarsi dal proprio medico circa le possibili restrizioni mediche che dobbiamo rispettare. Infatti, la propria storia clinica potrebbe annoverare fratture, lesioni o protrusioni per cui prestare grande attenzione. Bisogna inoltre ricordare che la ginnastica passiva per anziani si effettua nella maggioranza dei casi su arti con gravi compromissioni, o con alterazioni del tono muscolare. Per questa ragione sarà compito di chi vi assiste mettervi nelle migliori condizioni di lavorare per il bene del vostro corpo, senza esagerare ed esasperare alcuni movimenti rischiosi.
La ginnastica passiva funziona?
La parola d’ordine è “comodità”. Quindi prima di domandarsi se la ginnastica passiva funziona, partiamo dicendo che il paziente deve essere tranquillo, consapevole e messo nelle condizioni di muoversi liberamente con una tuta larga o un camice. E comunque sì, la ginnastica passiva funziona! Ma quali sono allora i suoi benefici? I movimenti guidati di facile esecuzione eseguiti da un professionista possono sicuramente aiutare a migliorare la mobilità negli anziani. In molti casi, inoltre, attività come la ginnastica passiva per le gambe rappresentano il miglior modo per reagire positivamente ai problemi di salute che rischiano di costringere all’inattività numerose persone.
Cos’è la ginnastica passiva gambe?
Per quello che riguarda la ginnastica passiva gambe, i movimenti devono essere effettuati lentamente dalla persona che assiste il paziente, fino alla percezione di una naturale resistenza, facendo quindi moltissima attenzione a non esagerare forzando l’articolazione. Gli esercizi variano dalla flessione all’estensione, e dall’adduzione all’abduzione e dalle rotazioni. La flessione si realizza alzando la gamba in modo da creare un angolo retto con l’anca. L’estensione, invece, avviene allungando la gamba dal torace verso il letto. Nell’ambito della ginnastica passiva gambe, poi, l’abduzione della gamba consiste nell’allontanamento dell’arto dalla linea mediana del corpo, mentre l’adduzione nel suo naturale avvicinamento. La rotazione interna dell’arto, infine, si compie girando il piede verso l’interno, differentemente dalla rotazione esterna, che avviene ruotando il piede in senso contrario. Per quello che riguarda la caviglia, invece, esistono una serie di movimenti che la interessano: anche in questo caso, allora, avremo estensione, flessione, torsione del piede. Senza dimenticare l’estensione o la flessione delle dita del piede.
Pedaliera elettrica per ginnastica passiva
La pedaliera elettrica per ginnastica passiva è senza dubbio uno tra gli strumenti tecnici maggiormente funzionali nell’ambito della fisioterapia riabilitativa. In alcuni casi viene anche chiamata “mini cyclette” proprio per il fatto che le sue principali funzioni sono quelle di una normale cyclette, differenziandosi tuttavia da questa per quello che riguarda il peso e la struttura molto più abbordabile. Particolarmente indicata nell’ambito della riabilitazione, la pedaliera elettrica per ginnastica passiva – a differenza di quella tradizionale – è dotata di un motore automatizzato che ne consente il funzionamento. Può essere utilizzata sia per gli arti superiori che per quelli inferiori: per questa ragione è provvista di pedali o manopole a seconda del suo utilizzo. Due sono quindi le tipologie di movimento effettuabili: la rotazione può infatti procedere sia in avanti che indietro. I modelli di ultima generazione predispongono inoltre anche un display per monitorare la velocità e l’intensità di movimento.