Riapre il Café Alzheimer Korian a Firenze
Uno spazio informativo per sensibilizzare conoscenza e consapevolezza, ricevere informazioni ed essere guidati da un team esperto, ma anche un luogo terapeutico per ritrovare il benessere della quotidianità, dove le persone affette da Alzheimer e i loro Cari possono ricevere supporto e sentirsi a casa, attraverso la guida degli esperti delle strutture del Gruppo.
È con questa ambiziosa premessa che Korian, il prossimo 11 novembre, riapre al pubblico l’Alzheimer Café di Firenze, coordinato dalle Educatrici Michela Mei e Giulia Giorgi. Un luogo dove le persone affette da questa patologia, insieme ai loro famigliari e caregiver, potranno ritrovare un punto di riferimento al di fuori della propria abitazione, ma senza rinunciare a quella confortevole sensazione di sentirsi a casa.
A partire dalla data di inaugurazione, infatti, ogni secondo venerdì del mese, dalle ore 15.00 alle ore 17.30, alcuni professionisti delle strutture Korian, RSA Villa Michelangelo di Lastra a Signa (FI), Il Giglio e Le Magnolie di Firenze torneranno a mettersi in gioco dopo lo stop forzato causato dalla Pandemia.
A (ri)aprire le sue porte a tutti gli interessati sarà la Biblioteca Pubblica del quartiere Isolotto di via Chiusi, con l’obiettivo di fornire alle persone affette da Alzheimer e ai loro Cari l’opportunità di vivere un pomeriggio di conoscenza, apertura e benessere, confrontandosi con chi affronta le stesse difficoltà ogni giorno e chiedendo consigli ai Professionisti per imparare a vivere al meglio la propria quotidianità.
Che cos’è l’Alzheimer Café?
Gli Alzheimer Café nascono in Europa nel 1997 da un’idea del medico olandese Bère Miesen, il quale ha voluto creare un luogo sicuro dove le persone con demenza, i loro familiari e i caregiver potessero incontrarsi in modo informale, trascorrendo alcune ore in un’atmosfera accogliente e incentrata sull’ascolto. L’obiettivo era ed è quello di mantenere vive le relazioni sociali, combattere l’isolamento e la diffidenza che li circonda, affrontando il problema e provando a trovare soluzioni e servizi utili a debellare una malattia così “invasiva” come l’Alzheimer.
L’esperienza di Korian al servizio del cittadino
L’Alzheimer Café di Firenze è nato circa 12 anni fa dall’esigenza di ascoltare, guidare e consigliare i familiari dei pazienti entrati in RSA, spesso colti impreparati dall’incontro con una patologia così dura come l’Alzheimer. L’obiettivo era dunque quello di trovare una soluzione che potesse fungere allo stesso tempo da punto di riferimento, ma anche come luogo di condivisione e divertimento, “al di fuori” dalle strutture. Un ambiente “neutro”, ma accogliente, dove intercettare i bisogni delle famiglie e raccontare loro la natura della malattia, ma anche i servizi a cui accedere come contributi, assistenza domiciliare e agevolazioni. Senza dimenticare piccoli aspetti fondamentali all’interno della quotidianità come l’adeguamento degli spazi intorno al malato, la somministrazione dei medicinali e la gestione dei rapporti interpersonali.
Come funziona l’Alzheimer Café di Firenze?
Accedere ai servizi dell’Alzheimer Café di Firenze è semplicissimo. Le famiglie possono infatti accedere a tutte le informazioni grazie alle attività di comunicazione della Biblioteca, che raggiungono una grande quantità di persone, ma anche alle attività delle Associazioni legate alla malattia dell’Alzheimer. Senza dimenticare che, essendo un progetto radicato nel tempo, può contare sul Patrocinio della Città di Firenze. Dopo essere entrati telefonicamente in contatto con le professioniste del Progetto, queste vi accoglieranno nello spazio dedicato, strutturato in una duplice forma: da una parte lo sportello informativo, e dall’altro uno spazio di condivisione e divertimento impreziosito dalla presenza di una o più Terapiste.
È poi bene ricordare che Alzheimer Café non richiede prenotazioni: chiunque può passare e godere dei suoi servizi e del supporto dei Professionisti
Uno spazio di condivisione e divertimento
Alzheimer Café è interamente pensato per conciliare il benessere e la giovialità di uno spazio accogliente, come un bar di quartiere, con la necessità di chi soffre di questo disturbo di sentirsi a suo agio in un luogo sicuro.
Come spiega la Dottoressa Michela Mei, Educatrice di RSA Villa Michelangelo, per chi è affetto da Alzheimer e per i propri caregiver è difficile vivere la quotidianità in luoghi di socialità, in quanto non adatti ad accogliere le proprie esigenze.
Alzheimer Café, perciò, diventa uno spazio essenziale per confrontarsi con persone affette dallo stesso disturbo e vivere pomeriggi spensierati e rilassanti assieme ai propri Cari.