Il Teatro Dimenticato e i benefici della Teatro-Terapia
La recitazione è un’arte capace di trasportarci con la mente verso altri mondi. Un’attività alla portata di tutti, anche delle persone anziane che soffrono di patologie cognitive-comportamentali e che – attraverso la recitazione – hanno modo di mettersi in gioco.
È con questa importante premessa che Korian ha partecipato ed esposto il proprio progetto legato ai benefici dell’arte terapia, in occasione del 67° Congresso della SIGG (Società Italiana di Gerotontologia e Geriatria), sulla base dell’esperienza, della storia e degli studi avanzati grazie al Laboratorio Teatrale “Il Teatro Dimenticato” , ormai da anni importante progetto riabilitativo del Centro Diurno IHG di Guidonia (RM) sui pazienti affetti da Malattia di Alzheimer ed altre forme di Demenza.
Un momento di confronto e condivisione importante, nel corso del quale il Gruppo Korian ha illustrato altri 3 progetti paralleli, tutti realizzati sulla base di studi scientifici a cura della équipe dedicata alle Cure Palliative ed al Trattamento dei Disturbi Cognitivi Comportamentali.
Ecco allora che il risultato del progetto “Il Teatro Dimenticato”, portato avanti nella struttura Korian romana, rappresenta un piccolo ma grande passo nell’ambito della ricerca, nella quale il nostro Gruppo da sempre crede con fermezza e convinzione.
L’obiettivo dello studio
La relazione “Azione alle emozioni” – espressione derivante dal motto “Dare Azione alle Emozioni”, che da anni guida l’idea portante del Laboratorio “Il Teatro Dimenticato” aveva il fine di mostrare tutte le potenzialità dell’arte ed in particolar modo del ruolo attivo della teatro-terapia nelle persone con Malattia di Alzheimer ed altre forme di Demenza. Un impegno di valore e successo fortemente voluto e portato avanti con passione dell’équipe e dal gruppo di lavoro dedicato e con il fondamentale contributo di Leonardo Spaziani, Francesca Di Carlo, Beatrice Benet, Luciana Spinelli e Gabriele Carbone. A “recitare”, nel vero senso della parola, un ruolo da protagonisti sono stati gli Ospiti della struttura di Korian.
L’obiettivo del progetto era quello di studiare e confrontare con attenzione un gruppo di 84 pazienti con Demenza di Alzheimer probabile, con i quali si è portato avanti un percorso di terapia teatrale, con un gruppo di “controllo” di 210 pazienti trattati con altre terapie riabilitative.
Le risate del Teatro Dimenticato e i suoi benefici
Ciò che è emerso concretamente nell’ambito del progetto “ Il Teatro Dimenticato” sono state la cooperazione, l’impegno e la partecipazione diretta e sentita degli Ospiti, tutti coadiuvati e sostenuti dallo staff di educatori messo a loro disposizione. I partecipanti, stimolati grazie agli esercizi dell’attività teatrale, si sono infatti messi in gioco con grande entusiasmo, facendo propri gli insegnamenti ricevuti.
A farla da padrona, in un percorso dinamico fatto di ballo, recitazione e naturalmente anche un pizzico di improvvisazione è stata la parola chiave “divertimento”. Le differenti caratteristiche e i molteplici vissuti che hanno caratterizzato le esperienze passate degli Ospiti si sono infatti fuse in un crescendo di emozioni che non ha solo apportato un miglioramento reale su di loro, ma anche per migliaia di pazienti che in futuro potranno giovare dei risultati riportati dallo studio.
Il risultato emerso dall’esperienza del “Teatro Dimenticato” e della Teatro-Terapia conferma che l’intervento non farmacologico può rappresentare davvero un’arma vincente e promettente nel migliorare, o quantomeno nello stabilizzare, il quadro cognitivo comportamentale, motorio e l’aspetto socio-emotivo nelle persone con Demenza di Alzheimer probabile di grado lieve e moderata.
La possibilità di evocare emozioni e stimolare l’affettività delle persone con Malattia di Alzheimer o altre forme di demenza rientra inoltre nel quadro più ampio degli interventi non farmacologici multistrategici volti a migliorare il benessere non solo della Persona, ma anche del caregiver: acquisire maggiore fiducia in se stessi aumenta infatti allo stesso tempo il livello di autostima e il tono umorale-motivazionale. Loro e di chi li circonda.