Mani fredde negli anziani quando preoccuparsi?
Le mani fredde negli anziani sono un fenomeno particolarmente diffuso. Quante volte ci è capitato di stringere la mano ad un nostro caro e provare da subito una sensazione di “brivido”, che tuttavia spesso non destabilizza il nostro interlocutore?
La percezione della temperatura corporea rappresenta infatti qualcosa di soggettivo e dipende da diversi fattori, tra cui proprio l’età. La persona anziana può provare in questo senso una sensazione di freddo a causa delle modificazioni fisiologiche che si verificano con l’avanzare dell’età. Ma non solo!
Può infatti risultare consuetudine che in inverno le mani siano spesso fredde, soprattutto se si sta all’aria aperta o se si lavano sotto l’acqua fredda. Tuttavia, averle costantemente gelide anche senza apparente motivo potrebbe essere sintomo di un problema di salute più serio che è fondamentale indagare tra gli anziani. Specialmente se sono già affetti da patologie mediche preesistenti come problemi cardiovascolari o respiratori, diabete o ipotermia.
Quindi concretamente quando preoccuparsi per le mani fredde negli anziani visto non sempre una bassa temperatura è sintomo di pericolo? Scopriamolo insieme.
Mani fredde negli anziani: un fenomeno sempre comune?
Una delle più grandi ingenuità da commettere potrebbe allora essere quella di considerare le mani fredde negli anziani una consuetudine. Per questo è bene osservare sintomi e pregressi. Quando una persona anziana ha sempre freddo, anche se la temperatura esterna non è poi così rigida e non presenta altri sintomi come la febbre, potrebbe non esserci da preoccuparsi più di tanto poiché alla base vi è una spiegazione fisiologica.
Esistono infatti diversi motivi per i quali una persona anziana prova freddo, ma il più frequente è il rallentamento della circolazione sanguigna a causa di una minore fluidità del sangue. Spesso, inoltre, la sensazione di freddo è localizzata agli arti: si tratta di un meccanismo di difesa dell’organismo, che in condizioni di scarsa produzione di calore o di eccessiva dispersione dello stesso, regola l’afflusso di sangue facendone pervenire in minore quantità agli arti allo scopo di farne affluire una quantità maggiore ai cosiddetti organi nobili (cuore, polmoni, reni e cervello).
Per proteggersi dal freddo, dunque, l’organismo umano mette in atto delle risposte riflesse al freddo: i brividi che hanno lo scopo di produrre calore e l’orripilazione (la cosiddetta pelle d’oca) che ha la funzione di limitare la perdita di calore.
Mani sempre fredde cause
A far alzare la nostra soglia di attenzione sono alcuni campanelli di allarme che non vanno in alcun modo sottovalutati. Esistono infatti specifiche cause per le mani fredde oltre alla già citata ridotta circolazione sanguigna. I primi sono senza dubbio i problemi vascolari come l’arteriosclerosi, che può interferire con la circolazione sanguigna e causare una riduzione della temperatura delle mani. L’ipotermia, invece, si verifica quando la temperatura corporea scende troppo velocemente: una condizione davvero pericolosa per gli anziani, i quali sono particolarmente a rischio a causa della ridotta capacità del corpo di regolarla in modo costante. Anche i problemi di tiroide possono far scaturire una serie di sintomi da monitorare, tra cui proprio le mani fredde. Attenzione, infine, tra le cause mani fredde, alle malattie autoimmuni come il lupus e la sclerodermia.
Quando preoccuparsi per le mani fredde negli anziani?
Quindi quando preoccuparsi per le mani fredde negli anziani? Quello dei sintomi è infatti un fattore da affrontare con estrema cautela, considerando che vi sono alcuni segnali a cui prestare maggiore attenzione di altri. Il primo è ovviamente la pelle fredda al tatto, soprattutto nelle estremità degli arti come le mani e i piedi. A questi possono aggiungersi anche i cambiamenti nel comportamento: se l’anziano sembrasse confuso o sonnolento, potrebbe essere segno di ipotermia, una condizione pericolosa che richiede immediatamente l’intervento di specialisti medici. Un altro sintomo evidente da mantenere sotto controllo sono i continui tremori: se il nostro caro stesse tremando, potrebbe essere nuovamente segno di una ipotermia in corso o di un disagio a livello cardiovascolare. Lo stesso, infine, vale per le difficoltà respiratorie: il freddo può infatti determinare difficoltà a respirare e segni di affaticamento. Anche in questo caso è bene non perdere tempo, approfondendo subito il tutto per rintracciarne le cause dirette.
Come fare se un anziano ha sempre freddo
Dopo aver individuato cause e sintomi, è giunto il momento di pensare concretamente a come fare se un anziano ha sempre freddo. In generale, se si nota che un anziano sta avendo difficoltà a gestire il freddo o mostra segni di ipotermia o altre condizioni mediche, è importante cercare assistenza medica immediata. Inoltre, è importante assicurarsi che abbia abiti caldi e un ambiente sicuro per proteggere la sua salute fino all’arrivo di un professionista. Se non è possibile risolvere il problema specifico, o comunque non lo si riesce a fare in un tempo breve, si possono adottare misure per ridurre al minimo il disagio e gestire il freddo quando colpisce. Nel caso in cui la problematica sia invece meno grave o di natura mentale poiché legata allo stress, può essere utile compiere azioni che lo mitighino, lavorando sulla propria capacità di rilassamento. Se invece la sensazione è costante anche all’interno dei propri spazi di casa, seppur non pericolosa, nessun problema: coprite il più possibile la persona, rassicurandola, e facendola magari accomodare vicino ad un calorifero o a una fonte di calore.