Che sapore hanno i ricordi degli anziani?
Ci sono scoperte che ti cambiano la vita.
Come quella che Silvia, Ospite delle Residenze Santa Chiara e Santa Giulia a Milano, ha raccontato nel libro ”Il sapore dei ricordi” edito da Gruppo Segesta.
Silvia è nata 87 anni fa in provincia di Lecco ma quando aveva 10 anni abitava con la sua famiglia a Molteno.
Ed è stato proprio in Brianza che ha scoperto una delle cose più semplici e buone che hanno rivoluzionato per sempre la sua vita: lo zafferano.
<<Un giorno venne a trovarci un amico di mio padre dall’Abruzzo portando con sé uno strano dono: alcuni fiori di zafferano. Il giorno dopo, insieme a mio zio, presi la polvere dei fiori e la seminammo in una cassettina coperta da un vetro per proteggerla dall’umidità.>>
Dopo mesi di cura e attenzione finalmente la giovane Silvia ha potuto assaggiare, tra lo stupore generale, i frutti di tanto duro lavoro e questa fu per lei senza dubbio un’emozione bellissima e indimenticabile.
<<Dopo un paio di mesi potemmo finalmente prendere dai fiori la polverina gialla e iniziare a gustare tutti insieme un bel risottino allo zafferano fatto in casa! Fu una grandissima soddisfazione e scoprimmo così un nuovo gusto che piacque da subito a tutta la famiglia. Da quel giorno non abbiamo più potuto farne a meno!>>
Per quanto buono, però, lo zafferano non è mai riuscito ad essere per l’ospite di Milano all’altezza del suo piatto preferito: le polpette di carne trita, soprattutto se fatte come si facevano una volta.
<<Più di tutto però da bambina adoravo le polpette di carne trita perchè erano morbide e piene di sugo. Alcune volte mia mamma e mia nonna aggiungevano anche la ”bologna” o il cotto tritato per renderle più gustose. Inoltre una volte le polpette non erano tonde come adesso ma si facevano a forma di fagottino e ancora oggi quella forma riesce a ricordarmi la famiglia, la compagnia e l’allegria.. >>