Arpaterapia: musica per il corpo e per la mente
Nei mesi di luglio e agosto, nella RSA Santa Giulia e Santa Chiara di Milano è stata presente un’arpaterapista dell’associazione no profit “Infinitamusica”, la quale si propone di introdurre musica dal vivo in ambienti terapeutici come supporto alle cure farmacologiche.
L’operatore specializzato suona lo strumento (in questo caso l’arpa), creando delle melodie estemporanee al fine di apportare benefici immediati al paziente, aiutandolo nella gestione di stati d’ansia prolungati o di dolore particolarmente acuto attraverso l’esecuzione di brani, sedativi o stimolanti, a seconda della richiesta del fruitore della sessione. Il repertorio è molto vasto per poter incontrare il gusto personale di ogni paziente: si va dalla musica celtica alla canzone italiana, passando per le grandi colonne sonore e il folklore.
È da specificare che non è assolutamente necessario essere degli intenditori di musica per poter ottenere un beneficio immediato da questa pratica, dal momento che le scale musicali utilizzate influenzano naturalmente e in maniera positiva il ritmo cardio-respiratorio. Inoltre, il suono dell’arpa procura la giusta sonorizzazione dell’ambiente in cui il brano viene eseguito, riducendo l’inquinamento acustico e favorendo la comunicazione.
Il carattere estremamente personale dell’esperienza fa sì che delle sedute individuali durante le quali venga eseguita della musica scelta ad hoc in base alle condizioni psico-fisiche del paziente risultino più efficaci: il paziente può richiedere brani specifici, relazionati al suo umore o che mostrino un’attinenza con il proprio vissuto. Anziani con competenze musicali possono anche interagire attivamente con lo strumento cantando, eseguendo componimenti a quattro mani o accompagnando l’esibizione della terapista al pianoforte.
Sedute di gruppo sono risultate particolarmente positive se verificatesi alla presenza di persone che si conoscevano già in precedenza e che avevano un deficit cognitivo basso. Si è rivelata utile la presenza di un operatore nel ruolo di mediatore, in grado di smussare eventuali tensioni dovute alle differenti personalità poste a stretto contatto.