Un approccio innovativo e non invasivo al prolasso utero-vaginale
Il prolasso utero-vaginale è una patologia molto diffusa che colpisce in Italia circa 5 milioni di donne.
È un problema spesso trascurato, che si tende a nascondere, soprattutto tra le donne più giovani, la cui vita intima e sociale viene naturalmente condizionata in modo negativo. Al momento, il metodo più utilizzato per la risoluzione del problema è l’intervento chirurgico di asportazione dell’utero per via vaginale.
Il metodo POP-LLS per il prolasso utero-vaginale
Eppure, è stato studiato un approccio chirurgico innovativo, decisamente meno invasivo e più sicuro per curare il prolasso utero–vaginale; si tratta del metodo POP-LLS (Pelvic Organ Prolapse – Laparoscopic Lateral Suspension), eseguito nell’Unità Operativa di Ginecologia della Casa di Cura Polispecialistica Sant’Elena (unica struttura in Sardegna).
Il Dott. Nardo Tola, (Specialista in Ostetricia e Ginecologia e Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Ginecologica della Casa di Cura Polispecialistica S. Elena di Quartu Sant’Elena), si occupa in prima persona dell’intervento di POP-LLS:
L’intervento consiste nella sospensione della vagina e/o dell’utero, mediante una rete sintetica biocompatibile, che viene fissata bilateralmente alla fascia del muscolo trasverso dell’addome.
La POP-LLS consente la correzione ideale del prolasso genitale e dell’eventuale incontinenza urinaria anche nelle donne giovani ed ancora in età fertile che spesso, pur essendo affette da tale patologia invalidante, rimandano l’intervento ad un’età più avanzata per la paura e il disagio di doversi sottoporre all’intervento demolitivo tradizionale che prevede quasi sempre l’asportazione dell’utero.
Un intervento di successo
L’intervento di correzione del prolasso utero-vaginale, eseguito 250 volte in 4 anni con ottimi risultati, ha numerosi vantaggi, primo tra tutti la mini invasività: con un unico intervento laparoscopico si corregge il prolasso uterino, della vescica, del retto e dell’eventuale incontinenza urinaria. Tramite il metodo POP-LLS, è possibile operare in soli 45/60 minuti, con una conseguente degenza post-operatoria di meno di 48 ore e una convalescenza molto breve. La tecnica è quasi indolore e il tasso di recidive è inferiore all’1%.
Un tale approccio poco invasivo, sicuro e dalla breve durata, è una soluzione ottima per correggere il prolasso utero-vaginale, ideale soprattutto per le donne giovani ancora desiderose di concepire un figlio, ma raccomandato per tutte le età, anche per donne anziane.
Presso la Casa di Cura Polispecialistica Sant’Elena è stato istituito il Centro per il Trattamento Laparoscopico Conservativo del Prolasso Utero-Vaginale, un ambulatorio dedicato dove è possibile sottoporsi ad un controllo clinico e strumentale pre-operatorio preliminare all’intervento e, se presente incontinenza urinaria, all’esame urodinamico.