Abbattimento Barriere architettoniche: agevolazioni fiscali

Abbattimento Barriere architettoniche | Chi ha in casa una persona disabile o un anziano con difficoltà motorie sa bene quanto possa essere difficile riuscire a gestire tale situazione tra le mura domestiche, sicuramente non adatte ad accogliere una persona in questo stato di salute. La faccenda diventa ancora più complicata se all’interno dell’edificio abitativo sono presenti barriere architettoniche. Con questo termine generalmente si intendono tutti quegli ostacoli che creano difficoltà di passaggio e di mobilità a disabili o individui con capacità motorie ridotte. In un edificio privato di solito le barriere architettoniche sono rappresentate dalle scale oppure da passaggi troppo stretti. In questi casi l’abbattimento barriere architettoniche prevede:

Rientrano tra le spese per l’abbattimento delle barriere architettoniche quelle sostenute per la costruzione, ad esempio, ascensori e montacarichi, elevatori esterni all’abitazione e le spese effettuate per la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, favoriscono la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave (articolo 3, comma 3, L. 104/1992).
(www.agenziaentrate.gov.it)

In tali occasioni, oppure nel caso in cui bisognasse sostenere le spese per l’edificazione e il montaggio di altre strutture di questo tipo, sono previste delle agevolazioni fiscali per i disabili e per le loro famiglie. La detrazione fiscale a fini Irpef e Iva è in genere del 36% delle spese sostenute. Per le prestazioni di servizi relative all’appalto di questi lavori, è inoltre applicabile l’aliquota Iva agevolata del 4%, anziché quella ordinaria.

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Come richiedere l’agevolazione fiscale sull’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici privati

Per richiedere le agevolazioni fiscali per l’abbattimento delle barriere architettoniche è necessario seguire un iter burocratico ben preciso. Per prima cosa dovrete recarvi presso il vostro Comune di residenza (se è lo stesso della persona affetta da disabilità) e richiedere il modulo per presentare la domanda. Quest’ultima può essere presentata esclusivamente dall’individuo avente la disabilità oppure da chi ne fa le veci (ad esempio il suo tutore oppure l’amministratore di sostegno). È invece assolutamente vietato a qualsiasi altra persona, vicina o meno al disabile, la presentazione della domanda. Per ottenere l’agevolazione fiscale sull’abbattimento barriere architettoniche in edifici privati è comunque necessario possedere determinati requisiti. Innanzitutto è necessario che il soggetto in questione sia affetto da invalidità o disabilità (totale o parziale). Naturalmente ad avere un maggiore rilievi saranno gli individui la cui invalidità risulta essere totale e confermata dall’ATS di competenza. Un altro requisito necessario per ottenere tale contributo è quello di risultare residente in maniera stabile e abituale nell’edificio nel quale dovranno essere abbattute le barriere architettoniche. Nel caso in cui il soggetto richiedente dovesse trasferirsi in un altro immobile in seguito alla presentazione della domanda, perderà qualsiasi diritto. Bisogna, inoltre, non aver già eseguito oppure cominciato i lavori di ristrutturazione dell’edificio nonché ottenere una regolare autorizzazione da parte del proprietario di quest’ultimo (nel caso in cui non dovesse trattarsi dello stesso richiedente). Dopo aver presentato la domanda è possibile iniziare i lavori di ristrutturazione per l’abbattimento barriere architettoniche: non è infatti necessario aspettare l’esito del processo burocratico ma in tale circostanza si potrebbe rischiare di non ottenere la dovuta agevolazione. È inoltre importante ricordare che anche se all’interno di un edificio vengono eseguiti più lavori, il contributo fiscale può essere soltanto uno.

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