Si è tenuto lo scorso martedì 11 dicembre il convegno “Ospedale – Territorio: elementi per la continuità delle cure”, una tavola rotonda promossa dall’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda con l’obiettivo di aumentare l’efficacia nella gestione delle dimissioni ospedaliere, intese come continuità delle cure da un setting ad un altro, garantendo un approccio multidimensionale ai bisogni del paziente.

La continuità ospedale-territorio come strada da intraprendere e consolidare per rispondere alle crescenti necessità di dimissione protette prevalentemente da parte di persone anziane, per garantire la continuità delle cure e accompagnare la persona al proprio domicilio.

Nel corso del Convegno si è discusso dei progetti attuati ed attuabili all’interno dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda e degli aspetti di criticità che il lavoro fino ad oggi intrapreso ha presentato. Si sono inoltre confrontati sul tema della continuità assistenziale le realtà territoriali più significative, per approfondire il ruolo del case management e presentare diversi modelli regionali di continuità assistenziale.

In rappresentanza di Korian Italia sono intervenuti Marco Parenti, Vice Direttore Operativo e Area Manager Lombardia e Milano, e Anna Lucia Cassani, Direttore Gestionale RSA, con un intervento su Assistenza Post Acuta e Cure Intermedie.

Le Cure Intermedie: una cerniera a sostegno della fragilità

Nell’ottica di un modello di assistenza a garanzia della continuità delle cure tra ospedale e territorio, accanto a programmi quali le dimissioni protette/programmate o l’assistenza domiciliare, le Cure Intermedie si pongono come un servizio di transizione tra l’ospedale e il domicilio: una cerniera a sostegno della fragilità.

Le Cure Intermedie si rivolgono alle persone in quella fase della malattia in cui l’evento acuto è stato superato e pur essendo dimissibili da ospedali per acuti, non sono in condizione di poter essere adeguatamente assistiti al proprio domicilio e necessitano ancora di un recupero funzionale e relazionale, per mantenere o perfezionare le proprie capacità e favorire il rientro e la permanenza a casa in sicurezza.

Attualmente i sistemi sanitari sono messi a dura prova dalla riorganizzazione sanitaria e sociosanitaria e dal crescente invecchiamento della popolazione e dalla non autosufficienza e dalle condizioni croniche ad alta complessità: le Strutture di cure intermedie sono una risposta, ma sono strutture giovani ed inesperte e si può assistere a rischi significativi di sovrapposizione di servizi.

Ecco quindi la necessità di un servizio di Cure di Transizione Integrate, con il proposito di lavorare “insieme per rendere possibile il rientro a casa vicino ai nostri affetti più cari”.

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