Anziani a scuola di ballo
Il benessere degli anziani passa attraverso gli interessi che coltiva e i passatempi che più ama. Il ballo e tutto ciò che ne consegue, la ricerca della coordinazione, la concentrazione necessaria ad imparare passi e movenze, hanno la capacità di allenare contemporaneamente il corpo e la mente.
Si, perché anche il sistema nervoso ha bisogno dei giusti stimoli e della sua preziosa dose di ginnastica quotidiana. Movimento fisico ed attività mentale, se combinati, possono rivelarsi straordinari nel preservare la giovinezza cerebrale e quella dote che gli specialisti chiamano plasticità sinaptica, ossia la facilità del cervello nel creare connessioni fra le cellule, nel rimarginare i danni apportati dall’età e dalle sostanze ossidanti assunte, nonché nell’arginare le infiammazioni della materia cerebrale che stanno alla base di alcune patologie gravi quali il Parkinson e l’Alzheimer.
L’intero organismo trae giovamento dalle vaste connessioni cerebrali attivate dal ballo. La coordinazione migliora, così come la sensibilità agli stimoli della musica. Migliora anche la produzione di dopamina e di serotonina, deputate all’incremento del buonumore, dell’attenzione, della facilità di apprendimento e della qualità del sonno. Non è tutto: ballare in coppia aumenta l’estroversione, il feeling con la persona o le persone con cui si danza, le emozioni positive. Proprio dal punto di vista emotivo, il ballo colleziona più lati positivi di qualsiasi sessione ginnica: la danza ed il contatto che ne deriva, stimolano il diretto interessato a curare maggiormente il proprio corpo, il proprio aspetto, il look e le maniere con le quali si è soliti interagire con il prossimo.
La danza è anche creatività, romanticismo, sensualità. Ogni singola vibrazione stimola il benessere degli anziani, evocando la giovinezza, l’amore, i sogni di un tempo mai completamente andato.