Anziani e spezie: un pizzico di piccante fa bene
Spesso si crede che il binomio anziani e spezie non sia una scelta salutare, per il timore che aromi troppo piccanti o forti possano fare male. Eppure – se assunte con moderazione – le spezie possono avere effetti benefici per l’organismo.
Anche le persone anziane possono assumere le spezie per poter fronteggiare alcuni malanni e prevenire la nascita di alcune malattie. Alcune sostanze leggermente piccanti possono fare bene all’organismo di un individuo anziano, anche se ovviamente non bisogna mai esagerare. Vediamo la correlazione tra anziani e spezie e perché alcune di queste sono considerate benefiche.
Tabasco. Esso contiene una sostanza, denominata capsicina, grazie alla quale è possibile addirittura dimagrire. Inoltre, chi lo utilizza con una frequenza abbastanza regolare può ridurre al minimo il rischio di contrarre il tumore alla prostata. Se si esagera, si può soffrire di acidità di stomaco.
-Zafferano. Questa spezia originaria dall’antica Asia Minore contrasta al meglio l’invecchiamento ed è molto positivo per la digestione e il metabolismo. Tutto ciò perché contiene le vitamine A, B1 e B2, oltre alle carotenoidi che danno nuova linfa alle cellule. Tuttavia, se viene assunto in dosi eccessive, esso può causare la nascita di vertigini e diventare problematico per le piastrine.
–Cardamomo. Si tratta di uno stimolante simile alla caffeina, tratto da una pianta tropicale. Esso riesce a calmare i disturbi gastrointestinali e a prevenire il cancro al colon, grazie alla presenza di una serie di oli. Il prodotto non è molto indicato per chi soffre di calcoli della colecisti o è un soggetto allergico.
–Pepe. Una delle spezie più diffuse in assoluto combatte al meglio la diarrea e l’indigestione. Inoltre, sembra che costituisca un ottimo rimedio contro l’insonnia. Tuttavia, un uso esagerato può provocare danni respiratori e aumentare l’acidità di stomaco.
–Curcuma. Esistente sotto forma di oltre un centinaio di specie, essa blocca la leucemia e ben otto tipi di tumore. In più, bisogna aggiungere le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Chi è soggetto a calcoli biliari non dovrebbe assumerla.
–Cannella. Deriva dal fusto dell’omonima pianta sempreverde e viene considerata come un ottimo antimicotico, oltre a favorire la digestione e la circolazione del sangue. Un utilizzo esagerato può causare danni al fegato.
–Ginger. Questa spezia non è altro che il tipico zenzero e riesce a far funzionare al meglio il sistema gastrointestinale, oltre ad essere un ottimo antibatterico e a rendere più semplice la digestione. Se si esagera, si possono verificare bruciori di stomaco, ulcera e stitichezza. Massima attenzione per i soggetti allergici.