Attività ricreative per anziani: quali sono e come organizzarle
Tanto nelle strutture di cura quanto in casa all’interno della nostra quotidianità, organizzare attività ricreative per anziani che siano stimolanti e funzionali si rivela l’antidoto migliore contro i vissuti di noia, ma soprattutto contro l’invecchiamento e la solitudine.
A partire dalla terza età, infatti, è fondamentale mantenersi attivi sia fisicamente che mentalmente, grazie a passatempi, giochi ma anche piccole faccende domestiche in grado di stimolarci e accendere la nostra motivazione.
Scopriamo dunque oggi insieme a Korian l’importanza di mettersi in gioco attraverso attività ricreative per anziani, con l’obiettivo di allungare la vita di chi circonda facendo leva su divertimento, impegno e costanza.
Quali sono le attività ricreative per anziani più interessanti?
I passatempi per gli anziani non sono tutti uguali! Occorre infatti trovare attività che possano stimolare la persona, rispondendo ai suoi interessi personali, ma tenendo conto allo stesso tempo delle sue facoltà psichiche, sociali e motorie. Non sorprende allora che il gioco delle carte sia senza dubbio tra i più gettonati in quanto richiede un discreto sforzo mnemonico, ma anche un corretto utilizzo della componente cognitiva. Senza dimenticare l’importanza di favorire la socializzazione. Altri giochi come puzzle, memory, battaglia navale o giochi enigmistici incoraggiano l’utilizzo della memoria, e in alcuni casi anche il grado della competizione. Allo stesso tempo, gli anziani più attivi mentalmente apprezzano anche i giochi da tavolo come scacchi o dama, mentre quelli che proprio non sanno rinunciare alla competizione “sportiva” amano ancora dilettarsi con le bocce. Ginnastica e yoga, se seguiti da uno specialista, fanno benissimo tanto al corpo quanto alla mente, mentre per gli amanti della natura il giardinaggio è sempre un’attività …evergreen!
Attività ludiche per anziani: parola agli esperti
Per comprendere in maniera ottimale i benefici delle attività ricreative per anziani, soprattutto nell’ambito delle Case di cura e delle Rsa, abbiamo voluto parlarne con chi ogni giorno si occupa proprio dell’organizzazione dei momenti di svago e condivisione. Grazie all’équipe psico-educativa della struttura Korian Saccardo di Milano, ecco alcune importanti curiosità sul tema delle attività ludiche per anziani.
Reputate che esista un importante connubio tra attività ricreative e memoria?
Le attività “educative”, se svolte attraverso una modalità non formalizzata e in un ambiente accogliente e non giudicante, permettono all’ospite di attivare maggiormente le proprie risorse. Questo con l’obiettivo di stimolare specifiche capacità residue con particolare attenzione alla memoria. Anche nelle attività maggiormente “ricreative”, come la tombola e le feste, vengono comunque stimolate le funzioni cognitive, seppur in maniera più ludica.
Quanto conta per un anziano non annoiarsi?
Per tutti gli esseri umani è importante, nella propria vita, avere interessi e passioni che li muovano e che diano piacere e conforto. Quando poi alcuni interessi non sono più praticabili per sopraggiunte difficoltà, è necessario coltivarne di nuovi o riadattare quelli già presenti in base alla situazione attuali.
Quali sono le principali attività di animazione più funzionali per agli anziani?
In RSA tutte le attività sono funzionali in quanto derivano dalla valutazione delle capacità e degli interessi degli ospiti. Col passare degli anni si è inoltre data sempre più centralità al contesto abituale di vita: il cosiddetto nucleo di appartenenza. In questo vengono svolte la maggior parte delle attività: laboratorio manuale, l’ascolto della musica, la stimolazione cognitiva, la fisionanimazione, il coro e la stimolazione sensoriale. Restano invece in attività con un setting gruppale il laboratorio di giornalismo, il cineforum, il giardinaggio, le feste, la tombola e le attività svolte col territorio. Sempre più presenti all’interno dell’RSA sono invece le terapie non farmacologiche specifiche per i disturbi del comportamento nelle gravi demenze, pur ricordando comunque che tutte le attività hanno come obiettivo la stimolazione delle capacità residue.
E per quanto riguarda le attività di socializzazione?
In RSA tutte le attività hanno come obiettivo, oltre a stimolare le capacità residue, quello di favorire e sostenere la socializzazione e il confronto tra gli anziani.
È sempre necessario il contributo di uno specialista o possono essere svolte anche in autonomia a casa?
È importante e consigliabile il contributo di uno specialista. Questo perché, in quanto professionista nel campo, è in grado di fornire delle proposte ad hoc volte alla personalizzazione e l’utilizzo di strumenti appropriati in base alle esigenze e problematiche del singolo individuo.