Cause, sintomi e prevenzione della confusione mentale negli anziani
Quando si parla di confusione mentale negli anziani si fa riferimento a una serie di disturbi che possono avere differenti matrici.
I soggetti che attraversano uno stato confusionale spesso non si accorgono di questo disturbo, ma sono le persone che stanno loro attorno a rendersi conto che qualcosa non va. Attraversare una fase in cui non si riescono ad esprimere concetti semplici o non si comprendono le cose elementari di tutti i giorni, come leggere l’orario sull’orologio, è un fenomeno piuttosto diffuso tra le persone anziane e fa parte del naturale processo di deterioramento, che mente e corpo subiscono con il passare degli anni. Tuttavia, questi stessi disturbi possono colpire anche persone con un’età inferiore ai 60 anni o addirittura gli under 40, in questo caso lo stato confusionale è un vero e proprio campanello d’allarme che deve far drizzare le antenne a chi assise il ‘soggetto confuso’. Ma come si fa a capire che un proprio caro è in stato confusionale?
Quali sono i sintomi della confusione mentale anziani che devono farci preoccupare ed intervenire?
Quando un anziano che normalmente è nel pieno delle sue facoltà mentali dà la sensazione di avere difficoltà a percepire lo spazio e il decorso del tempo, allora quasi certamente si tratta di un individuo che sta attraversando uno stato confusionale.
Se non si interviene con celerità, i sintomi peggiorano fino a portare il soggetto ad avere allucinazioni e a delirare. Purtroppo, i sintomi appena descritti sono comuni anche ad altri disturbi quali: stati d’ansia, cefalee, ecc. Per questo motivo, in alcuni casi è davvero difficile capire se si tratta di un problema legato a qualche patologia di cui l’anziano soffre oppure se è uno stato mentale alterato da altri fattori.
Tre tipi di stato confusionale anziani
La confusione mentale può essere distinta in tre diverse tipologie, in base al livello di gravità dello stato di alterazione mentale.
- Nel caso di una confusione mentale ipoattiva, il soggetto ha dei comportamenti che sono paragonabili a quelli della depressione, infatti la persona in questione è assopita, narcotica e particolarmente silenziosa. In questi casi è opportuno comunicare con il soggetto assopito, facendo delle domande semplici – che giorno è oggi? come ti chiami? dove ti trovi? che ore sono? Dalle risposte è possibile comprendere se il soggetto è lucido o si trova in uno stato confusionale.
- Se la confusione mentale negli anziani è classificata come iperattiva, significa che il soggetto che ne soffre avrà un comportamento sopra le righe, con atteggiamenti agitati. Chi soffre di questo tipo di confusione mentale può avere allucinazioni oppure delirare. Sebbene questo tipo di disturbo rende davvero difficile comunicare con l’anziano, vale la pensa fare un tentativo nella speranza di comprendere se, nonostante lo stato di agitazione, la persona in questione è comunque in grado di dare risposte lucide e coerenti.
- Ed infine, esiste uno stato di alterazione mentale che viene definita mista, in questo caso i sintomi delle due precedentemente descritte sono mescolate e alternate tra loro. In pratica, l’anziano che viene colpito da questo tipo di confusione mentale passa da momenti di schizofrenia ad altri catatonici o di silenzio e assopimento.
Cause della confusione mentale negli anziani
Le cause dalle quali scaturisce la confusione mentale nelle persone anziane possono essere diverse, tuttavia, nel caso in cui un soggetto che non ha mai sofferto di questo tipo di disturbo dovesse manifestare alcuni dei sintomi sopra descritti, è di fondamentale importanza intervenire con celerità per scongiurare il sopraggiungere di patologie ben più gravi come un ictus o un tumore al cervello.
Anche problemi alle vie aeree o un mal funzionamento dei polmoni possono essere la causa della confusione mentale negli anziani, in questo caso però il motivo è legato alla carenza di ossigeno al cervello.
Inoltre, anche patologie come l’ipoglicemia (rapida diminuzione del glucosio nel sangue), le infezioni di diversa matrice e natura o il lupus (malattia autoimmune che provoca diversi sintomi, tra i quali lo stato di alterazione mentale) possono causare la confusione mentale negli anziani. Senza dimenticare che anche una terapia farmacologica inappropriata può avere tra le sue controindicazioni lo stato confusionale.
Prevenzione della confusione mentale negli anziani
Sebbene alcune di queste cause non siano collegate alle abitudini personali del soggetto, è importante ricordare che svolgere un’azione preventiva può essere di grande aiuto. Per ridurre le probabilità di cadere in uno stato confusionale è importante mantenere ben idratato il corpo e seguire una corretta alimentazione, ricca di fibre, vitamine e sali minerali.
Alcuni studi hanno, inoltre, dimostrato che i soggetti che normalmente soffrono di alterazioni mentali possono essere aiutati grazie ad alcuni piccoli accorgimenti, come: garantire un ambiente sereno e rilassato, evitare confusione e cambi di ambienti o traslochi, vivere in un ambiente luminoso e armonioso, utilizzare la musicoterapia, l’aromaterapia e altre terapie non farmacologiche.
Come detto, l’alimentazione e una giusta idratazione sono due degli aspetti più importanti; per questo motivo, in estate è consigliabile evitare ambienti troppo caldi e svolgere attività troppo impegnative che potrebbero favorire la dispersione di liquidi che, se non integrati a dovere, possono essere una delle cause dello stato di confusione mentale.