Cucinare in una struttura Korian: “Amore a primo piatto”
Perseguire amore e passione nel proprio lavoro, in ogni momento della quotidianità e in ogni singolo dettaglio. Una filosofia che tutti gli Operatori ed i professionisti del Mondo Korian hanno fatto propria, mettendo al primo posto il benessere e la soddisfazione degli Ospiti. Soprattutto se parliamo di cibo, un aspetto fondamentale sia per la salute che per il buon umore dei nostri Ospiti.
Nei nostri piatti mettiamo cura e passione, le stesse qualità che Alessio Barcella, cuoco di Villa San Clemente, ha voluto evidenziare in una bella intervista rilasciata al portale di settore Food Club.
Ripercorrendo quello che è stato il suo percorso professionale, Alessio ha raccontato il suo modo di lavorare e vivere la ristorazione in RSA, soprattutto in un anno difficile come quello appena trascorso. Chi si occupa nelle nostre Strutture del servizio di ristorazione e mensa, infatti, non si è mai fermato:
“I miei colleghi hanno saputo organizzarsi al meglio per tranquillizzare gli anziani che hanno sofferto la lontananza dai propri cari; io, nel mio piccolo in cucina, ho cercato di rendere i miei piatti ancora più speciali ed ho inoltre creato delle mini merende gustose che occasionalmente propongo ai miei ospiti”.
Vivere l’organizzazione di una cucina in una RSA richiede attenzione, dinamicità ma anche passione:
“La cucina è strutturata in modo semplice: c’è un capo cuoco che organizza il lavoro di tutti e cucina i piatti, un cuoco che aiuta nella preparazione delle pietanze, un addetto mensa che impiatta i cibi freddi che non hanno bisogno di cottura e serve gli ospiti che riescono a spostarsi nella sala comune a mangiare e i gli addetti al lavaggio che tengono la cucina pulita e lavano le stoviglie a fine servizio. Ci sono molte esigenze diverse, dai pasti per le persone diabetiche, agli omogeneizzati per coloro che non riescono a masticare il cibo fino alle diete specifiche per alcuni ospiti”.
All’interno della quotidianità, nulla deve essere dunque lasciato al caso:
“Ogni giorno il personale che si occupa della gestione degli anziani prenota insieme a loro i piatti e li fanno pervenire in cucina, tramite un gestionale che comunica con la cartella clinica dell’ospite riusciamo a vedere cosa possono e non possono mangiare. Serve un’ottima organizzazione per riuscire a preparare tutti i piatti correttamente ed inviarli ai reparti dove si trovano le persone che li consumeranno ma, se si ha un buon team come il mio, si riesce a preparare tutto senza troppi problemi”.
Presso la Struttura di Villasanta, vicino a Monza, il team guidato dalla Chef cucina circa 260 pasti al giorno:
“I menù che noi offriamo ai nostri ospiti sono stagionali in tutte le strutture e ogni 4 mesi cambiano, dando una grossa diversificazione dei pasti”.
Come dice Alessio, “la cucina di una Rsa è un mix perfetto tra la cura dei bisogni specifici che soddisfa la cucina di un ospedale e la bontà che viene servita in un ristorante”. E nelle nostre Strutture, dove tutto viene curato al meglio per rispondere alle esigenze dei nostri Ospiti, anche la buona cucina è importante. Soprattutto se parliamo di una tradizione importante come quella dei sapori italiani.
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