Invecchiamento attivo: che cos’è e come attivarlo?
Vi siete mai chiesti che cos’è l’invecchiamento attivo? Se ne parla tanto, ma non sempre risulta essere una tematica particolarmente chiara e accessibile a tutti. Ed è dunque da questa esigenza che nasce l’intento di questo nostro nuovo articolo. Invecchiare bene, infatti, rappresenta una prerogativa importante che vorremmo per tutte quelle persone a noi care. Ma non è poi così scontato che avvenga in modo naturale: esistono in questo senso attività, modi di vivere la quotidianità, ma anche servizi per la comunità da attuare per permetterlo in maniera funzionale.
A dirlo non siamo solo noi, ma anche un ente Internazionale di prestigio come l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità. Secondo numerosi studi è forte e importante il legame tra invecchiamento attivo e i benefici sulla salute fisica e psicologica di soggetti appartenenti alla terza età, inclusa la significativa percezione di una maggiore qualità e soddisfazione della vita.
Che cos’è l’invecchiamento attivo?
Sulla base di quanto abbiamo detto fino a questo momento, invecchiamento attivo ed invecchiare bene sono termini che vanno di pari passo. Ma qual è allora l’esatta definizione di invecchiamento attivo? Anche in questo caso ci viene in aiuto l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nel 2002 ha offerto una definizione univoca di questa condizione favorevole per le persone a noi care. Sostanzialmente l’invecchiamento attivo è “il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano”. Ad essere importante è dunque la connotazione celata dal termine “attivo”, che spesso erroneamente viene associato esclusivamente ad una visione delle persone over 65 come fisicamente e lavorativamente attive. In realtà il significato è da estendere soprattutto alla loro costante partecipazione all’interno della quotidianità e della società per quello che riguarda la sfera economica, culturale, civile e sociale.
Come Invecchiare bene… e attivamente!
Sostanzialmente farsi promotori e protagonisti dell’invecchiamento attivo significa concretamente essere “attivi” in uno o più settori della sfera sociale. Chi lo ha detto allora che coloro che appartengono alla terza età non possano ancora mettersi in gioco in ambiti dove mostrano competenze o esperienza? Ecco, quindi, che chiunque può dire la propria nel mercato del lavoro in cui ha operato per anni, ma anche aiutare il prossimo attraverso azioni di volontariato o assistendo famiglie con disabilità a carico. Situazioni in cui, di fatto, occorre tessere al meglio relazioni sociali: una chicca per il proprio benessere, ma non solo. Perché di fatto fare del bene genera bene. Ma attenzione, perché rientrano nell’ambito “operativo” dell’invecchiamento attivo anche alcune attività di natura maggiormente personale. E allora ecco che ricercare nuovi hobby o viaggiare verso mete mai toccate prima, conduce a scoprire nuovi lati di sé. Senza dimenticare l’attività extra lavoro più sensibile del mondo: quella di fare i nonni. Per invecchiare bene “basta” scegliere liberamente l’attività o le attività nelle quali impegnarsi, a seconda delle proprie aspirazioni e motivazioni.
Invecchiare bene per sé stessi e per gli altri!
Insomma, di modi per invecchiare bene ce ne sono tantissimi. E, come detto, l’invecchiamento attivo porta con sé una duplice funzione positiva: verso sé stessi e verso il prossimo. Oltre a rappresentare naturalmente uno strumento di prevenzione per la nostra salute fisica e mentale, consente infatti di apportare miglioramenti sul medio-lungo termine anche nella società in cui viviamo: uno strumento utile per contribuire a risolvere alcune delle principali sfide legate all’invecchiamento della popolazione. Tra le molteplici ragioni per cui è opportuno promuovere l’invecchiamento attivo, è forte allora la questione demografica. In questo senso l’invecchiamento attivo favorisce un inclusivo apporto da parte delle persone anziane soprattutto nella sfera sociale. Ambiti come il volontariato, l’educazione e la tutela della cultura possono solo beneficiare di generazioni che hanno vissuto altri tempi. Allo stesso tempo, la dinamicità e il benessere a loro apportato possono permettere di contenere la spesa per numerosi servizi sociosanitari e il consumo di farmaci. Un vantaggio per tutte le parti in gioco nella nostra società.
Invecchiamento attivo progetti attuabili
Esistono attualmente in Italia numerose politiche e progetti tesi a favorire l’invecchiamento attivo. Generalmente pensate e messe in pratica dalle singole Istituzioni Regionali, con iniziative realizzate su misura, hanno il fine di riconoscere e valorizzare il ruolo delle persone anziane nella comunità, promuovendo la loro partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale. Il tutto per facilitare allo stesso tempo percorsi di autonomia e di benessere sia fisico che mentale. Ecco allora che queste attività e servizi collaterali consentono di enfatizzare il ruolo dinamico della persona come risorsa utile, rendendola protagonista non solo del proprio futuro, ma anche di quello della società in cui essa stessa opera e vive. Senza naturalmente dimenticare la promozione del contrasto all’isolamento sociale anche attraverso forme di intervento proattivo. Servizi interattivi nel quale persone appartenenti a diverse generazioni collaborano per garantire a chi lo necessita, un futuro migliore e soprattutto cento di questi anni.