I suoi colori e i suoi profumi sono in grado di mettere il buon umore a chiunque. Parliamo della lavanda, ed è proprio da questa bellissima pianta che nasce il nuovo progetto ricreativo che vede coinvolto l’Istituto Padre Pio Korian di Tarzo e l’associazione dei Fanti.

Gli ospiti della struttura, infatti, sono protagonisti del progetto incentrato sulla coltivazione e lavorazione della lavanda. Non sono da soli, ovviamente, in quanto sono stati aiutati da amici speciali attraverso il coinvolgimento dell’Associazione Nazionale dei Fanti (sezione Tarzo) e dei catechisti della parrocchia locale. Un’iniziativa che ha dato modo di rafforzare ulteriormente il legame tra l’Istituto Padre Pio di Korian e la comunità locale.

lavanda

UN’ATTIVITÀ DIVERTENTE E ALL’ARIA APERTA

Questa pratica attività permette di far coltivare agli ospiti dell’Istituto Padre Pio Korian di Tarzo, in un clima disteso e di assoluto divertimento, la lavanda. Un’iniziativa importante anche per l’aspetto fisico e che permette loro di scoprire le molteplici proprietà di questa pianta molto apprezzata, con l’obiettivo finale di lavorarla e confezionarla per darla in dono alla comunità di Tarzo.

Silvia Da Re, Direttore Gestionale Istituto Padre Pio, non ha nascosto il suo entusiasmo per questa iniziativa unica nel suo genere:
“Da circa dieci anni la coltivazione della lavanda è una delle attività educative pensate dal nostro educatore Christian per i nostri ospiti e siamo particolarmente contenti dei benefici generati in termini di socializzazione, miglioramento del tono dell’umore e mobilità degli arti superiori. Quest’anno abbiamo deciso di aprirci ulteriormente alla comunità locale collaborando con la parrocchia di Tarzo e con la locale sezione dell’Associazione Nazionale dei Fanti, proprio affinché negli anni a venire questo possa diventare un appuntamento fisso per i nostri ospiti”.

UN’OCCASIONE DI INCONTRO

Nei giorni scorsi i Fanti della sezione di Tarzo hanno collaborato con gli operatori dell’Istituto per la piantumazione della lavanda, affiancati da alcuni ragazzi del catechismo di Tarzo. Ciascuna delle piante messe a dimora porta il nome dei bambini, degli operatori e degli ospiti coinvolti nell’iniziativa, mentre nel corso dei mesi di luglio e settembre verrà organizzato un nuovo appuntamento in occasione della raccolta, sgranatura e confezionamento della lavanda in sacchetti profumati, offrendo così agli ospiti della struttura un’ulteriore occasione d’incontro con i nipoti e gli altri bambini del paese.

TUTTI I BENEFICI DELLA LAVANDA

Nel corso degli anni gli operatori della struttura di Tarzo hanno avuto modo di apprezzare i benefici che la lavanda ha sugli ospiti della struttura. In particolare, i sensi vengono stimolati in maniera naturale, spontanea e accompagnano l’anziano al ricordo di una situazione piacevole, di qualcosa di già conosciuto e vissuto che infonde un senso di sicurezza e compiacimento. Utilizzata sotto forma di tisana, di essenza aromatica, di tintura madre, aggiunta all’acqua per il bagno, sotto forma di pomata, in impacchi e in impiastri, oppure come olio per massaggi, la lavanda è da più parti riconosciuta come valido rimedio casalingo nella cura dei problemi della pelle e dei disturbi bronchiali.

 

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