La musica del Liceo musicale Gambara invade la Residenza Vittoria!
La musica è un linguaggio universale in grado di superare ogni barriera e questa volta è stata capace di superare il limite dell’età!
Il progetto musicale “La musica: un linguaggio tra generazioni”, che è stato realizzato presso la residenza Vittoria in collaborazione con gli studenti del Liceo musicale Gambara ha avuto come obiettivo primario quello di rispondere all’obbligo di alternanza scuola lavoro al quale sono soggetti gli alunni delle scuole superiori.
Ma tutti, sia alunni che Ospiti della struttura, hanno deciso di vivere questa esperienza come un vero e proprio scambio che potesse far loro comprendere come lo stesso brano musicale possa suscitare emozioni e ricordi differenti a seconda dell’epoca in cui si è nati.
I ragazzi del liceo musicale hanno dichiarato di volersi appropriare dell’identità di musicisti e, soprattutto, interpreti anche attraverso l’esecuzione di brani classici con uno stile del tutto nuovo, giovane e fresco, per poi confrontarlo con il ricordo di vite vissute che essi avrebbero inevitabilmente suscitato. Dal punto di vista didattico, i ragazzi si sono prefissati di sperimentare anche il lato meno artistico, ma più organizzativo, della musica, come ad esempio l’aspetto della gestione degli appuntamenti, l’elaborazione di una programmazione e la capacità di affrontare l’emotività di fronte a un pubblico nuovo e sconosciuto.
Ma, come già detto, la musica è prima di tutto comunicazione, e per riuscire a trasmettere tutte le emozioni e i messaggi che si desidera è necessario conoscere non solo il contenuto di ciò che si vuole comunicare, ma anche il destinatario. Ed è per questo che i ragazzi del Liceo musicale Gambara hanno mostrato da subito un forte interesse nei confronti del loro pubblico da un punto di vista soprattutto umano, rendendosi conto di quali potessero essere i limiti degli ospiti non autosufficienti, ad esempio.
La musica è stata in grado di regalare agli ospiti della Residenza Vittoria momenti piacevoli che hanno rievocato ricordi sereni, nonché di far sentire gli ospiti protagonisti attivi del percorso di crescita dei giovani musicisti, con un ruolo sia formativo che umano.
Gli strumenti suonati dai ragazzi sono stati principalmente violoncello, trombone, pianoforte e chitarra, nel corso di nove incontri che si sono svolti dal 7 dicembre e termineranno con l’appuntamento natalizio del 24 dicembre, l’ultimo di un ciclo di tre concerti che si sono già svolti il 13 dicembre in occasione della festa di Santa Lucia e il 16 dicembre come accompagnamento alla mostra di Bourquin.