Essere ospite in una RSA Korian consente di vivere una nuova vita fatta di divertimento, soddisfazione e numerose attività stimolanti; proprio come prendere parte ad uno spettacolo musicale non come semplice uditore, ma come protagonista.

È quanto avvenuto ad inizio luglio presso alcune strutture comasche e milanesi del Gruppo, nelle quali ha debuttato “Opera White”, il progetto “didattico-teatrale” realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo, nel quale la musica è stata promossa come importante strumento di terapia, inclusione e socializzazione per la Terza Età.

Presso le RSA Antonio Vivaldi di Cantù e S. Giulio di Beregazzo con Figliaro (CO) e le strutture milanesi Santa Giulia e Chiara e l’RSA Ippocrate, è infatti andato in scena “Memorie di un amore”, uno spettacolo in cui gli ospiti delle RSA sono stati protagonisti fin da subito: dal percorso di formazione con una musicoterapeuta alla scena al fianco di attori professionisti.

Un’iniziativa di successo di cui vogliamo parlarvi quest’oggi, visto l’enorme seguito suscitato tra gli utenti delle strutture e i loro parenti.

Opera White, dal successo del 2023 a quello del 2024

Opera white è un percorso didattico musicale per anziani, ispirato all’esperienza degli altri format AsLiCo per bambini e ragazzi, che fa della musica non solo lo strumento per superare la solitudine all’interno delle RSA, ma anche per creare attività di socializzazione tra gli ospiti e momenti di inclusione con la comunità in cui vivono.

Dopo la collaborazione di successo con il network della salute Korian nel 2023, anche quest’anno il progetto è ripartito all’insegna dell’entusiasmo in quattro strutture del territorio comasco e milanese, come confermato da Barbara Minghetti, ideatrice di Opera Education e di questo nuovo progetto insieme a Francesco Malanchin:

“Considerando l’esito della scorsa edizione abbiamo compreso la necessità di un percorso come questo che ha la mission di regalare un obiettivo nuovo agli anziani istituzionalizzati. Agli spettacoli è un’emozione fortissima vedere l’impegno nei loro occhi esibendosi assieme ai protagonisti”

Il percorso è iniziato a giugno con un incontro di formazione musicale per gli operatori delle strutture, per poi proseguire nelle strutture con gli ospiti selezionati alla partecipazione attiva nello spettacolo, che hanno incontrato musicoterapeuti e artisti per prendere confidenza con la musica di Turandot e per imparare i canti corali da interpretare durante la recita finale.

L’iniziativa ha messo proprio gli anziani al centro, rendendo la loro partecipazione fondamentale per la riuscita stessa della recita, stimolando le loro capacità mnemoniche e di apprendimento e coinvolgendoli in un’attività arricchente, fino alla messa in scena nelle quattro strutture.

Tratto come detto da Turandot, “Memorie di un amore”, ha visto la regia di Andrea Bernard e la partecipazione di tre cantanti lirici professionisti, un attore e un pianista, suscitando grande interesse.

Gli obiettivi di un’iniziativa interattiva e divertente

Divertimento ed emozione sono le chiavi del successo di Opera white, che anche quest’anno ha riscosso grande apprezzamento tra i partecipanti, che si sono sentiti stimolati e parte attiva nel creare qualcosa di grande valore artistico-culturale. L’approccio didattico del progetto si prefigge infatti l’obiettivo di portare con sé benefici che riguardano l’attivazione globale dell’anziano: il senso d’identità̀, la memoria a breve termine, l’orientamento spazio-temporale, il tono dell’umore, le competenze espressive e relazionali.

Per il raggiungimento di questi traguardi il teatro in musica si conferma lo strumento ideale. Una visione confermata dalla stessa Barbara Grill, Deputy COO e Head of Benefit Impact di Korian Italia:

“La musica è considerata da sempre uno strumento potente, capace di stimolare il senso di aggregazione e di socialità condivisa: sono questi gli elementi che spiegano il successo di Opera white. Un progetto che, come Korian, abbiamo deciso di sposare anche quest’anno visti i benefici della prima edizione, che ha permesso ai nostri ospiti di riscoprire, o scoprire da zero, la passione per la cultura del teatro e la lirica, in un clima conviviale fatto di socializzazione e inclusione dell’anziano con le comunità del territorio. Un’iniziativa che riflette concretamente il nostro impegno per rendere le RSA attive e partecipative, luoghi nei quali la solitudine non trova spazio, credendo fortemente nel valore di una musica che, con dolcezza e armonia, cura corpo e anima dei pazienti”.

 

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