Come mantenere la memoria allenata da anziani
Le persone anziane, come tutti noi, sono caratterizzate da due “stili di memoria”: c’è chi ricorda soprattutto i dettagli degli eventi del passato; c’è chi invece ricorda bene i fatti ma non saprebbe raccontarne i particolari.
Queste due grandi differenze possono associarsi a una diversa risposta all’invecchiamento:
• chi ha una memoria episodica è più sensibile a variazioni anche minime nella capacità di recuperare ricordi.
• le persone con la memoria semantica, coloro che ricordano bene i fatti ma non ricordano i particolari, sono più tolleranti ai deficit correlati all’età.
I problemi di memoria possono tuttavia essere alleviati con giochi e altre buona pratiche, come l’attività fisica.
Problemi di memoria: non solo gli anziani
È ancora troppo diffusa la convinzione che l’anzianità comporti, inevitabilmente, una riduzione della memoria: così disturbi lievi vengono spesso trascurati. A tal proposito, è giusto chiarire fin d’ora una regola generale che si applica a numerose malattie tipiche dell’anziano:
L’efficacia di un intervento terapeutico per la perdita di memoria è condizionata dalla tempestività con la quale si riconosce una malattia.
Nel corso dell’invecchiamento è normale che alcuni aspetti del funzionamento della memoria presentino un declino:
• la capacità di ricomporre un numero telefonico, tenendolo in mente dopo un segnale di “occupato”.
• ricordare informazioni ascoltate alla radio mentre si guida si riducono nell’anziano rispetto al giovane.
• La presenza di fattori distraenti in grado di disturbare la “ricezione” di informazioni influisce in modo negativo nell’età avanzata. Così avviene anche per l’esecuzione di compiti per i quali il soggetto ha a disposizione un tempo limitato.
Esercizi per la memoria degli anziani
Per combattere i problemi di memoria anche le persone anziane possono tenere in considerazione alcune buone pratiche:
• non smettere mai di imparare per tenere la mente attiva. Bisognerebbe leggere, scrivere un diario, impegnarsi in nuove attività;
• utilizzare tutti i sensi per aguzzare la memoria poiché la traccia del ricordo verrà rafforzata dall’utilizzo degli altri sensi associandovi più input sensoriali.
Come anticipato in precedenza non si deve credere al cliché dell’anziano smemorato. È stato dimostrato che gli anziani possono ottenere nei test di apprendimento risultati paragonabili a quelli dei più giovani.
Altri esercizi:
• ci si può aiutare con post-it e calendari per scrivere le cose che si devono fare.
• alcune persone trovano più semplice associare delle cose da ricordare a qualcos’altro. Ad esempio un nome potrebbe essere associato ad una canzone.
• fare esercizio fisico come delle camminate.
• fare attività in grado di alleviare lo stress, l’ansia o la depressione che potrebbero intaccare negativamente la memoria.
Il gioco può favorire la memoria degli anziani
Per fare in modo che la mente resti allenata deve fare operazioni di confronto, associazione, elaborazione, assimilazione, classificazione, seriazione e rappresentazione.
Tutto questo può essere fatto grazie a dei giochi in grado di far sì che l’anziano passi del tempo in compagnia e che possa sorridere dei propri errori, esercitando fisico e mente:
• bocce
• biliardo
• freccette
• gioco dell’oca
• dipingere
• modellare l’argilla
• balli
Altri giochi interessanti per la logica, la memoria e l’organizzazione spazio-temporale:
• puzzle
• dama e scacchi
• gioco delle carte
• inventare fiabe e rappresentarle con le marionette
• sudoku
• settimana enigmistica.
Ricordiamo dunque agli anziani di tenersi sempre impegnati grazie e piccoli esercizi o giochi che tengono la mente allenata.