La solidarietà è nell’indole umana e muta, si aggiorna, si trasforma insieme a lei.
Prova ne sia il caso virale dell’anno che ha contagiato persone e personalità di ogni parte del mondo:

una ‘‘sfida del secchio d’acqua ghiacciata
per la raccolta fondi per sostenere la ricerca nella lotta contro la malattia della SLA (Scelorosi Laterale Amiotrofica).

La sfida che l’Associazione ALS
che punta anche a sensibilizzare l’opinione pubblica,
è semplice e avviene tramite i social network:

chi viene sfidato  ha 24 ore di tempo per rovesciarsi addosso un secchio di acqua gelata,
“pena” fare una donazione all’associazione.

Ma la speranza è quella che ogni persona non solo si “rinfreschi” ma che faccia entrambe le cose.

Come fare a provarlo?
Attraverso il video della sua doccia fredda condiviso sui suoi profili di Facebook o Twitter.

Altro che le catene di Sant’Antonio che infastidivano prima via posta poi via mail.
Questo genere di coinvolgimenti è divertente,
ma soprattutto in grado di aiutare
(oltre 31 milioni e mezzo di dollari ad oggi raccolti)
la ricerca contro una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni,
cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria.

Siete pronti per farvi una doccia glaciale?
Ricordatevi di usare l’hashtag dell’iniziativa, il segno distintivo di questa catena virale

#‎ALSIceBucketChallenge

 

 

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