Quello dell’infermiere non è solo un lavoro. È un modo di vivere le relazioni personali nel rispetto del prossimo, ma soprattutto un approccio alla quotidianità attento e minuzioso. Gli “altri”, proprio come in ogni reparto ospedaliero, sono le persone con cui ci confrontiamo. Sono l’obiettivo del nostro impegno.

È proprio attraverso il rapporto con i pazienti che un infermiere cresce e sviluppa le proprie qualità professionali ma soprattutto umane. Ogni conversazione, ogni piccolo scambio di visioni ed idee può aprirci la mente. Una sfida verso noi stessi.

Quanto è importante il confronto con il paziente? Quali valori permette di accrescere? Ne abbiamo parlato insieme a Marianna Ditillo, infermiera presso una RSA del gruppo Korian.

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Qual è attualmente il tuo ruolo in Korian?

“Professionista sanitario responsabile della pianificazione dell’attività terapeutica, palliativa, educativa e preventiva dell’individuo”


Da quanti anni sei infermiere?

“Ricordo perfettamente la data: 28-10-2013, un giorno indimenticabile! Sono già trascorsi quasi 7 anni: il sogno di una bambina diventato realtà”


Lo rifaresti?

“Rifarei altre mille volte lo stesso percorso, in quanto grazie anche gli errori, continuo a crescere”

 

Che cos’è per te un infermiere?

“A mio avviso è colui che, insieme agli aspetti più tecnici, dona sorrisi e abbracci. Un professionista con la capacità di comprendere pienamente lo stato d’animo altrui, mettendo il cuore in tutto ciò che fa”


Qual è stato il momento più significativo del tuo percorso?

“La passione per questo lavoro nasce grazie a racconti di una donna, mia madre, che non è riuscita a diventare infermiera, ma Oss. Quando tornava dal lavoro, raccontava orgogliosa ciò che le accadeva. Sensazioni ed emozioni sono così state amplificate quando negli anni ho avuto la fortuna di incontrare, seppur come paziente, infermieri che svolgevano questo lavoro con tanto amore. Tutto ciò mi affascinava”


Qual è il valore più significativo che hai sviluppato in questa professione?

“Ogni giorno quando indosso la divisa sono orgogliosa, nasce in me una forza innata che mi permette di svolgere al meglio le mie giornate lavorative, seppur abbastanza impegnative.


Infermieri uomini ed infermiere donne: ci sono differenze?

“Per me un infermiere deve essere preparato, attento, disponibile, sensibile e soprattutto umile. Non esistono distinzioni tra uomini o donne, una volta indossata la divisa siamo tutti uguali”


Reputi sia una professione che consenta di imparare aspetti utili nella vita di tutti i giorni?

“Permette di arricchire ogni giorno il proprio bagaglio culturale, non solo professionale, ma anche a livello umano. Aiuta a guardare il mondo e la vita con occhi diversi”

 

Un messaggio che vuoi mandare a tutti gli infermieri:

“Vorrei dire a tutti i miei colleghi: l’unico modo per fare un ottimo lavoro, è amare quello che si fa. Non dobbiamo pensare di essere i migliori infermieri del Mondo, ma i migliori infermieri che il paziente possa avere”

 

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