Sguardi sul tempo: una mostra dedicata alle storie degli ospiti della RSA Le Torri
L’unione tra le immagini, le voci e le emozioni ha una potenza incredibile, soprattutto se ciò che rappresenta è la storia di chi ha vissuto amando la vita. Saper catturare questo connubio non era semplice, ma nonostante tutto, Eugenio di Biase e Giada Liuzzi ci sono riusciti alla perfezione nella mostra interattiva protagonista fino al 15 settembre presso la Biblioteca Civica di Rivanazzano Terme.
“Sguardi sul tempo – Ritratti e parole di una generazione” rappresenta infatti un percorso artistico immersivo nelle storie di vita degli anziani pavesi che prende vita attraverso i loro ritratti e voci.
Un’occasione imperdibile, realizzata in collaborazione con Korian, che nasce dall’idea di raccontare attraverso scatti e voci le storie di vita degli ospiti dell’RSA Le Torri di Retorbido, in un viaggio sul sentiero dei ricordi tra sorrisi ed emozioni.
Conoscere le storie degli altri, immergendosi al loro interno
“Sguardi sul Tempo” nasce proprio dall’idea di associare ad ogni ritratto la voce e i pensieri degli anziani, in un percorso emozionale in cui vista e udito consentono al pubblico di immergersi a pieno nelle storie degli ospiti della struttura.
Camminando tra le opere esposte, i visitatori si ritrovano di fatto costantemente a percorrere tracce di vita, scoprendo sentimenti e ricordi.
Un equilibrio magnifico e suggestivo, che favorisce l’immedesimazione nel nostro interlocutore visivo, come confermato da Francesco Campanello, Direttore Gestionale dell’RSA Le Torri di Retorbido:
“Siamo felici di aver realizzato questo bel progetto grazie al lavoro di Eugenio e Giada, perché ha permesso ai nostri ospiti di raccontarsi e di diventare protagonisti di una mostra che non solo vuole raccontare storie autentiche e vissuti, ma che rappresenta un modo per dare voce agli anziani, troppo spesso dimenticati. La mostra coniuga fotografia e audio in un connubio davvero suggestivo, che consente ai visitatori di mettersi nei panni dei degli ospiti e percorrere una parte dei loro sentieri di vita”.
Un filo che unisce le generazioni: quella protagonista, e quella che osserva
Un progetto che arricchisce l’anima, unendo le storie e le emozioni, rendendo protagoniste due differenti generazioni. È di fatto questo il pensiero di Giada Liuzzi ed Eugenio Di Biase, i due fotografi creatori della mostra:
“Viviamo di fotografia e dietro di essa troviamo ogni tipo di emozione. “Ci piaceva l’idea di unire la fotografia alle parole di una generazione che ha vissuto una vita completamente diversa rispetto ai giorni nostri, una vita che sembra lontana, a tratti dimenticata ma impressa in quegli occhi, negli sguardi, nelle movenze… Siamo felici di questo progetto: ci ha arricchito l’anima ma infondo lo sapevamo già.”