Vaccino antinfluenzale: perché farlo?
Vaccino antinfluenzale: ecco perché è una prassi importante, soprattutto per le persone fragili:
Anche se il vaccino non garantisce una copertura totale, attenua notevolmente i sintomi della malattia e previene il rischio di complicanze – Aladar Bruno Ianes, Direttore Medico di Korian Italia
L’influenza è una malattia respiratoria che può manifestarsi in forme di diversa gravità che in alcuni casi, possono comportare il ricovero in ospedale e anche la morte. Alcune fasce di popolazione, come i bambini piccoli e gli Anziani, possono essere maggiormente a rischio di gravi complicanze influenzali come polmonite virale, polmonite batterica secondaria e peggioramento delle condizioni mediche sottostanti.
Vaccino antinfluenzale: l’influenza è una malattia grave?
Nella campagna 2018 per l’utilizzo dei vaccini, il Gruppo Korian sottolinea 5 falsi miti sul vaccino antinfluenzale. Una delle credenze comuni è che l’influenza non sia una malattia grave. Falso!
Infatti, l’influenza è una malattia infettiva, altamente contagiosa e invalidante, caratterizzata da una fase sintomatica con febbre alta, tosse, brividi e dolori muscolari; non solo: ogni anno, l’influenza è responsabile di numerosi decessi, soprattutto tra gli Anziani.
Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) stima che ogni anno, in Europa, si verificano dai 4 ai 50 milioni di casi sintomatici di influenza e che 15.000/70.000 cittadini europei muoiono ogni anno di cause associate all’influenza. Il 90% dei decessi si verifica in soggetti di età superiore ai 65 anni, specialmente tra quelli con condizioni cliniche croniche di base. – Ministero della Salute
In Italia, i casi di influenza colpiscono ogni anno il 9% della popolazione, con una maggiore incidenza nella popolazione più anziana: ogni anno sono 15.000 i decessi tra le persone Anziane.
A monitorare ogni anno l’andamento dei casi di sindrome simil influenzale (ILI) c’è il sistema di sorveglianza InfluNet, che si basa su una rete di medici sentinella costituita da medici di Medicina Generale (MMG) e di Pediatri di Libera scelta (PLS).
Il rapporto Epidemiologico InfluNet riassuntivo per la stagione influenzale 2017-18, riferisce che il picco è stato raggiunto nella seconda settima del 2018 con un livello di incidenza, nell’intera popolazione, pari a 14,74 casi per 1.000 assistiti. Il picco è stato raggiunto con un livello di incidenza pari a: 41,03 nella fascia 0-4 anni; pari a 22,97 nella fascia 5-14 anni; 14,51 in quella 15-64 anni; 8,55 tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni. Inoltre, da un confronto con l’andamento dell’incidenza delle sindromi influenzali dalla stagione 2004-05 alla 2017-18 si osserva che per l’ultima il picco epidemico si colloca a un livello di intensità molto alta.
Per chi è consigliato il vaccino antinfluenzale?
Il vaccino influenzale diventa, dunque, fondamentale soprattutto per alcune categorie di popolazione; grazie al vaccino proteggiamo noi stessi, ma anche gli altri, evitando di trasmettere il virus a chi è vicino a noi.
Per ridurre significativamente morbosità, complicanze e mortalità per influenza, è necessario raggiungere coperture vaccinali di almeno del 75% nei gruppi di popolazione target, in particolare negli Anziani con più di 65 anni e nei soggetti ad alto rischio di tutte le età. – Ministero della Salute
Il vaccino antinfluenzale è raccomandato per:
- ultra 65enni
- bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza
- bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
- donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e nel terso trimestre di gravidanza
- persone ricoverate presso strutture per lungodegenti
- medici e personale sanitario di assistenza
- familiari e contatti di soggetti ad alto rischio
- soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori (come le forze di polizia, i vigili del fuoco, ecc)
- personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti all’attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti).
Scopri i falsi miti sul vaccino antinfluenzale e i consigli Korian per la prevenzione: www.korian.it/5-falsi-miti-sul-vaccino-contro-linfluenza