Vitamina D per prevenire la fragilità ossea
Vitamina D: cosa occorre sapere
Spesso si sente parlare della vitamina D e dei suoi tanti utilizzi a scopi medici. La prima cosa che bisogna specificare è che si tratta di un para-ormone, ovvero una molecola che somiglia molto agli ormoni che regolano le principali funzioni dell’organismo. Ecco perché sono sempre di più coloro che la utilizzano per lo più per prevenire la fragilità ossea. Infatti questa vitamina svolge un ruolo di grande importanza nel tessuto osseo garantendo così un corretto assorbimento del calcio. Inoltre un corretto apporto di vitamina D è fondamentale soprattutto nelle persone anziane in quanto previene fratture e l’osteoporosi, entrambe condizioni che possono presentarsi con l’avanzare dell’età.
La vitamina D per Anziani è infatti di grandissima importanza anche dal punto di vista dell’umore visto che una buon apporto di questa molecola determina un’aumentata secrezione di endorfine ed altre sostanze simili che vanno ad agire proprio sullo stato d’animo. Si capisce perciò che la vitamina D fa bene non solo alle ossa, ma in generale all’organismo umano.
Carenza di vitamina D: come accorgersene?
Un altro aspetto che non si può certo trascurare riguarda quello dei sintomi della carenza di questa vitamina. Essa è alquanto evidente nel momento in cui si presentano segni come il rachitismo e anche l’osteomalacia. In generale, un primo campanello d’allarme è quello della maggiore frequenza di dolori e anche di fratture anche in seguito a traumi molto leggeri. Questo denota una fragilità ossea che non può certo passare inosservata e che va tenuta sotto controllo per la vitamina D.
Un altro elemento da tenere sotto controllo è quello del peso in quanto soggetti che sono sovrappeso tendono maggiormente ad andare incontro a problemi di carenze di vitamina D. Infatti questa è una molecola liposolubile, ovvero che si scioglie all’interno di un ambiente grasso. Per cui in caso di elevate concentrazioni di tessuto adiposo è facile andare incontro a problemi di questo tipo. Oltre a considerare che anche manifestazioni come umore alterato, depressione, dolori continui possono rientrare a pieno titolo nei segnali tipici della carenza di vitamina D.
Il sole, un ottimo alleato per assorbire vitamina D
Sicuramente per una persona anziana che soffre di carenza di vitamina D può essere utile esporsi al sole nel corso della giornata. Basti pensare che il sole riesce a garantire per l’80% quello che è l’apporto giornaliero necessario per l’organismo umano. Ciò spiega il motivo per il quale conviene rimanere al sole per qualche minuto ripetutamente nel corso della giornata: d’altronde il sole è la principale fonte di vitamina D, assimilata dall’epidermide sotto forma di vitamina D3. L’importante è rimanere al sole senza usare vetri o altro, ma esponendosi direttamente. Oltre a dover tenere presente che in periodo estivo un tempo di 15-20 minuti può bastare, facendo attenzione alle ore in cui ci si espone. Mentre per quanto concerne il periodo invernale, è preferibile aumentare il tempo di esposizione a 30 minuti. Ovviamente va precisato che rimanere per più tempo al sole non comporta un’aumentata assimilazione di questa molecola, per cui per avere effettivi benefici è bene che una persona anziana faccia una passeggiata o rimanga alla finestra o al balcone per qualche minuto regolarmente.
L’alimentazione per evitare carenze di vitamina D
Bisogna ricordare che per avere un corretto apporto di vitamina D è utile ricorrere alla giusta alimentazione. Ci sono dei cibi che possono permettere una regolare assunzione di vitamina D ossa. In primis si può parlare del pesce azzurro che è un tipo particolarmente abbondante di questa molecola. Anche l’olio di fegato di merluzzo è indicato per coloro che hanno intenzione di evitare di incorrere nella carenza di vitamina. Infatti non mancano gli integratori e le formulazioni a base di questa sostanza che ha dei grossi benefici per le ossa e non solo. Per aumentare la vitamina D anziani si potrebbe anche optare per un maggiore consumo di latte e di suoi derivati come lo yogurt, o anche uova. Mentre si registrano quantità abbastanza basse negli alimenti di origine vegetale, ad eccezione di alcune tipologie come funghi, fagioli e anche verdure a foglia verde. In genere per una persona anziana è consigliato un aumentato apporto anche di sostanze grasse così da favorire un miglior assorbimento della vitamina D che si scioglie bene in ambiente grasso.
Alcuni consigli utili per carenza vitamina D anziani
Ci sono alcune buone abitudini che per una persona anziana possono rivelarsi toccasana per la carenza di vitamina D. In primis è bene rimanere per qualche minuto al sole, sfruttando qualche commissione da fare o anche una semplice passeggiata. Inoltre è bene considerare che chi ha bisogno di vitamina D in maggiori quantità deve assimilarne tramite alimentazione anche. E questo vuol dire non dover rimanere ancorati all’idea di linea o di estetica perfetta in quanto un consumo maggiore di grassi può comportare un leggero aumento di peso. Oltre a considerare che un’alimentazione regolare, ottimizzando i pasti e soprattutto senza saltarne neanche uno contribuisce a migliorare l’assorbimento della vitamina D. Mangiare poco significa fare in modo che questa molecola non venga assorbita nel modo giusto e che perciò non sia in grado di esplicare la sua azione benevola nell’organismo. Mettendo in pratica questi consigli, una persona anziana non può che avere dei benefici tangibili.